Ricette da Taverna?
Pubblico ora due ricette di Maestro Martino che vengono indicate dall'autore come adatte a stimolare la sete: la Carbonata e le Brasciole de carne de vitello. Nessuno scrive che fossero servite nelle taverne ma sono due piatti veloci e di facile realizzazione, uno realizzato addirittura con carne salata e quindi conservabile e facilmente reperibile, per tanto possiamo immaginare che piatti simili fossero presenti nei menù delle taverne medievali. Ci tengo a sottolineare che questa è solo una mia idea, nulla di più di un volo di fantasia e come tale non ha fondamenti storici. Ecco, senza altre divagazioni, le due ricette:
Per fare brasciole de carne de vitello.
ingredienti
6 fettine di carne di vitello abbastanza spesse (meglio se di coscia)
6 fettine di lardo
sale
semi di finocchio pestati al mortaio
Preparazione
Battere leggermente le fette di carne badando di non assottigliarle troppo. Cospargerle di sale e semi di finocchio e, se si ha tempo, farle riposare così per una mezzoretta. Metterle a cuocere sulla graticola (noi, non avendo a disposizione né brace né graticola, le abbiamo arrostite al forno, su una griglia e il risultato è stato ugualmente delizioso) ponendoci sopra una fetta di lardo che le manterrà umide. A questo punto bisogna fare attenzione che le fettine non si secchino troppo. Servirle ben calde accompagnate generosamente da un buon vino, perché questo piatto, come dice Maestro Martino: “magnate subito così calde calde, et darate bono gusto et bono appetito de bevere”.
Per fare carbonata
ingredienti
8 fettine di pancetta salata spesse circa ½ cm
1 cucchiaino di zucchero
1/4 di cucchiaino di cannella
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
il succo di un'arancia amara (o un'arancia + un limone)
Preparazione
Mettere le fettine di pancetta su una piastra o una bistecchiera ben calda, farla rosolare bene da entrambi i lati. Servire a tavola molto calde cosparse di zucchero, cannella e succo di arancia fatti brevemente scaldare in un pentolino fino a sciogliere lo zucchero. Anche questa è una ricetta che stimola la sete, scrive Martino: "et farratte meglio bevere"
Io l’ho realizzata in altre occasioni anche con della pancetta fresca e non salata. Il risultato, leggermente più delicato, è comunque buono. Di recente ho adocchiato in un banco di salumeria la carne salata del Trentino; mi riprometto di provare anche con questa!
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RispondiEliminaricordiamoci,la prossima volta, che al Carrefour, tra i salume del banco-fresco, c'è la carne salata cruda a fette
RispondiEliminaperché non togli il "?" dal titolo del post? Sei nel tuo Blog, si capisce che è una tua ipotesi
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