Offagna 25: la disfida culinaria apre le Feste Medievali


Prima delle lance, prima delle mazze e delle balestre i Rioni di Offagna iniziano la loro sfida incrociando i cucchiai di legno. Per la XXV edizione delle Feste Medievali le locande del borgo si confronteranno in una disfida culinaria, che sarà forse meno cruenta, ma altrettanto intensa della disfida in armi. 
Le pentole sono lucide e i coltelli affilati. Sia pesce o carne alla brace, dolce o civieri, ogni taverna ha inserito nel proprio menù una specialità tratta direttamente dai ricettari del XIV secolo e riprodotta con precisione filologica. In base alla fedeltà della ricostruzione e sulla qualità complessiva della pietanza, una commissione, rigorosamente segreta, sceglierà il piatto principe di questa edizione delle Feste e premierà il Rione vincitore nel corso della grande Cena Medievale di giovedì 26.
Ogni  visitatore quest’anno, durante i nove giorni delle feste, avrà dunque  la possibilità di incontrare il Medioevo da un’angolatura inedita e di grande interesse: “nel Medioevo la tavola e la convivialità avevano un posto importante, i cibi erano ricercati e creativi- scrive Serena Ravaglioli dell’ Ass. Cult. “La cucina del castello” e consulente dei Rioni per la disfida culinaria – la scienza gastronomica di quest’epoca è piena di sorprese e di idee felici, che sono la base comune dell’alta cucina europea. Senza le ricette Maestro Martino, di Taillevent e degli anonimi cuochi dei secoli XII-XV, la moderna gastronomia non sarebbe come noi la conosciamo: i ravioli, la stracciatella, lo scabece, la cheesecake e tanti altri sono piatti che affondano le loro radici in quest’epoca lontana”
Le feste compiono un quarto di secolo, ma ogni anno si esplorano nuove strade per migliorare e per coniugare il rigore della ricostruzione con la gradevolezza dell’offerta turistica, la ricerca filologica con lo spettacolo. È questa la soluzione migliore per rispettare il visitatore e l‘impegno alla bell’accoglienza.

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