Corso di cucina medievale: 16 ottobre 2014, si comincia!




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                      Bere e mangiare nelle taverne medievali


“Di taverne, celle, osterie era costellata l'Europa medievale: da quelle lungo le strade stagionalmente percorse da forestieri, mercanti, viaggiatori, soldati, a quelle cittadine, distribuite lungo le strade e nei mercati, tra banchi di carne e di frutta, di panni e altre merci, e affollate da salariati, venditori ambulanti, servitori […] In molte di esse non solo si vendeva vino, ma si servivano cibi di grande semplicità atti soprattutto a stimolare il bisogno di riempire con frequenza il bicchiere e, addirittura, si approntavano giacigli più o meno improvvisati per la notte” 


Il titolo del corso di quest’anno è ispirato al libro del 2008 di Rosella Omicciolo Valentini di cui abbiamo riportato un pezzo dell'introduzione. Se negli scorsi anni, infatti, abbiamo approfondito i singoli ricettari e i Paesi di cui erano espressione (Maestro Martino, Forme of Cury, Ménagier de Paris), quest’anno proviamo un'operazione diversa: L’idea è di pescare dal nostro repertorio di ormai oltre 200 ricette e provare a individuare alcuni piatti che ragionevolmente potevano essere proposti e consumati nei locali pubblici dell’Europa del Basso Medioevo.

Il nostro fine sarà sempre lo stesso, quello, parafrasando le parole della Omicciolo Valentini, di un Medioevo a tavola “non immaginario o immaginato (come quello che oggi troppo spesso ci viene proposto dalle numerose sagre, feste, cene intitolate a quel periodo e che tuttavia con esso e con la sua cultura e civiltà poco hanno a che vedere)” ma onestamente ri-costruito “nella sua realtà storica oltre che nei sapori e nei profumi”.




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